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SANTA MARIA ASSUNTA IN CIELO (sec. XIV)

L'antica chiesa parrocchiale del borgo di Sipicciano, dedicata a Santa Maria Assunta in cielo, risale almeno gli ultimi decenni del sec. XIV come testimoniato dalla presenza del canonico Benedetto di Pietro nel 1374 quale titolare della chiesa. 
Inserita nell'antico borgo di Sipicciano, si trova in via S. Maria, contraddistinta da un architrave in peperino sulla porta d'accesso con la scritta "SANCTA MARIA". Costruita verso levante secondo i canoni dell'architettura sacra medievale, ha una forma trapezoidale con il lato dell'abside più lungo di quello dell'ingresso alla chiesa, perfettamente inserita nel tessuto urbano del borgo.
"A navata unica, a tetto, lunga palmi 60 e larga palmi 28" come descritta nella visita pastorale del 15 gennaio 1727 del vescovo di Bagnoregio mons. Onofrio Pini, ha un campanile a vela dove, in tempi passati, erano installate due campane che vennero in seguito rimosse e sistemate in quello della nuova chiesa omonima, la prima del peso di 400 libbre risalente al 1648, e la seconda di 600 libbre fusa nel 1679 per volontà dei marchesi Costaguti, padroni in quel periodo del feudo.

Inizialmente la chiesa era composta da tre altari, quello Maggiore e ai due lati uno dedicato alla SS. Madonna del Rosario in "Cornu Evangeli" e l'altro al SS. Crocifisso in "Cornu Epistulae" . Orginariamente sull'altare maggiore c'era un quadro raffigurante la Vergine Assunta in cielo, sostituita alla fine del '700 con la miracolosa immagine della Madonna della Misericordia donata dai marchesi Costaguti dopo il miracolo a Roma nel palazzo di piazza Mattei e ricordato dalla memoria scritta sul retro della tela.Col passare degli anni la chiesa si era dotata di altri altari, dedicati a S. Antonio Abate del quale rimangono ancora tracce dell'abside con resti di affreschi tra cui il santo e una Annunciazione, di un altare dedicato a S. Antonio da Padova e a S. Elena.All'interno della chiesa, oltre alla nicchia degli oli santi in peperino finemente lavorata, c'è il fonte battesimale in parte restaurato e in parte ancora da ricomporre, risalente alla fine del '400, inizi '500. 

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Miracolosa immagine della Madonna della Misericordia donata dai marchesi Costaguti dopo il miracolo a Roma nel palazzo di piazza Mattei e ricordato dalla memoria scritta sul retro della tela, fine sec. XVIII

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Nicchia degli olii santi con particolari

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Fonte battesimale, sec, XV

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